Italia e Brasile presentano sistemi economici in buona parte complementari e relazioni economiche consolidate nel tempo ed in costante crescita. I due paesi, nel 2008, hanno presentato un interscambio commerciale di 9,37 miliardi di dollari free on board (2,5% del totale dell’interscambio commerciale). Sebbene l’interscambio complessivo si sia contratto nel 2009 in conseguenza della crisi economica mondiale, l’Italia e’ divenuta nel primo semestre del 2009 l’ottavo principale fornitore del Brasile, con una partecipazione di circa il 3% al totale delle importazioni, ed il decimo principale cliente, con una quota del 2,2% del totale dell’export brasiliano. Per quanto riguarda gli investimenti diretti esteri, l’Italia si e’ collocata nel 2008 al dodicesimo posto (se non si considerano i paradisi fiscali) nella graduatoria dei paesi investitori in Brasile, con 326,27 milioni di dollari. Il Brasile nel 2007 ha investito in Italia 79 milioni di dollari.. L’export italiano è sostanzialmente concentrato nel comparto dei mezzi di automazione, macchine utensili, componentistica auto, oli per la produzione petrolifera e prodotti farmaceutici, mentre iniziano a registrarsi importazioni del “Made in Italy” più classico, come la moda ed altri prodotti ad alto valore aggiunto. L’import di prodotti brasiliani in Italia è principalmente basato sui minerali di ferro, olio grezzo ricavato dal petrolio, acciaio, caffè, soia, pellami, zucchero di canna, e prodotti della carne nelle sue varie elaborazioni industriali. Molte aziende italiane di grande e medio livello sono ormai radicate nel paese tanto da essere identificate come brasiliane e non più straniere, come Fiat, Pirelli, Ferrero e Telecom Italia Mobile (per consultare l’elenco delle imprese italiane presenti in Brasile si consiglia di visitare il sito dell’Ufficio ICE di San Paolo. La cornice della cooperazione economica tra Italia e Brasile è offerta dalle riunioni del Consiglio Brasile-Italia per la Cooperazione Economica, Industriale, Finanziaria e per lo Sviluppo, il cui ultimo incontro si è tenuto il 9 novembre 2009 a Brasilia, in coincidenza con il varo di un meccanismo di monitoraggio del commercio e degli investimenti bilaterali. Nello stesso giorno ha avuto inizio a San Paolo la grande Missione di Sistema promossa da Confindustria, ICE e ABI che ha portato in Brasile oltre 200 imprese italiane per un fitto programma di eventi e oltre 1400 incontri “B2B” con aziende brasiliane. A latere di tali occasioni sono stati firmati un memorandum di intesa nel settore della sicurezza sanitaria dei prodotti alimentari di origine animale e varie intese tecniche di collaborazione (Confindustria-FIESP, Ministero dello Sviluppo Economico-SEBRAE, SIMEST-BNDES, ICE-APEX, Ambasciata-CONSECTI). I due Paesi cooperano inoltre nei forum economici multilaterali nei quali il Brasile costituisce una voce di sempre maggior peso, come ad esempio all’interno del WTO di cui è membro dal 1995. Il Brasile è oggi infatti la decima economia mondiale e la prima dell’America Latina, con oltre il 40% dell’intera ricchezza del continente prodotta sul suo territorio. Il Brasile, in qualità di importante economia emergente, è membro del G5 (insieme a Cina, India, Sudafrica e Messico) e ha mantenuto nel 2009 una consultazione particolarmente intensa con la Presidenza italiana del G8. Il Brasile possiede un intenso ed articolato programma di cooperazione con l’UE ed importanti relazioni commerciali bilaterali, rilanciate con il terzo vertice Unione Europea – Brasile tenutosi a Stoccolma il 6 ottobre 2009, in occasione del quale e’ stata firmata una Dichiarazione congiunta e una Dichiarazione finale EU-Brazil. In Brasile è presente l’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE), che opera attraverso un Ufficio a San Paolo ed è attiva la rete camerale composta dalle Camere di Commercio di San Paolo, Rio de Janeiro, Porto Alegre, Belo Horizonte e Florianopolis. A San Paolo sono inoltre presenti un osservatorio dell’ENIT, un ufficio della SACE e un Addetto Finanziario della Banca d’Italia. Per ulteriori informazioni, anche sulle possibili aree di intervento per le aziende italiane in termini di penetrazione commerciale e di investimenti diretti esteri, si suggerisce di consultare l’ultima versione del Rapporto congiunto MAE-ICE stilato con cadenza semestrale dall’Ambasciata d’Italia a Brasilia e dall’Istituto per il Commercio Estero (ICE) di San Paolo.